Firmato da Riccardo Cristiano, giornalista vaticanista e, per anni, corrispondente per la Rai dal Medio Oriente, la tesi di fondo di “Caos arabo” è riassunta nella domanda con la quale l’autore introduce l’opera: “Hanno colto tutti di sorpresa, ma le rivolte arabe erano così imprevedibili?”. “Caos arabo” è innanzitutto una raccolta di articoli e inchieste realizzate da giornalisti arabi di varie nazionalità su alcuni temi che, secondo le introduzioni dell’autore/curatore, sarebbero stati come tanti segni precursori delle rivolte odierne.

Il libro è diviso in tre parti. Una prima intitolata “Le radici invisibili della rivolta araba”, una seconda “Le inchieste”, e una terza “Cosa ci dicono queste inchieste”.

“L’anima del libro” è Il secondo capitolo (Le inchieste) . 25 pezzi, opera di giovani e meno giovani giornalisti dalla Palestina, dal Libano, Dall’Egitto, dalla Siria, dalla Giordania e dall’Iraq. Le tematiche trattate sono molto diverse e, nello stesso tempo, tutte importanti, emblematiche in qualche modo. I diritti dell’uomo, lo statuto dei lavoratori, la questione delle donne, la corruzione, il razzismo, il ruolo della religione, le divisioni etniche, e tanti altri temi… tutti scottanti. Inchieste coraggiose, ben documentate. Indagano, riflettono, pongono domande… Ma soprattutto abbattono tabù, si espongono in prima persona, guardano oltre le barriere politiche, sociali e religiose. Questi sono già avanti. La società prima o poi non potrà che seguire.

Nelle parti più analitiche del libro, l’autore mette la città di Beirut e la figura di Samir kassir, giornalista siro-libanese assassinato 10 anni fa, al centro della riflessione. Come due assi intorno ai quali gira la lettura del momento storico in cui siamo.

La prima perché portatrice sana di tutte le speranze e di tutte le paure del Mondo Arabo. Il secondo perché è un giovane ribelle al sistema, come quelli di oggi, soltanto che, lui. lo era con 20 anni di anticipo.

Riccardo Cristiano, CAOS ARABO, Mesogea, Messina, 2011